chi sono

Da ragazzo pratico Judo (la Via della flessibilità).

Uso e sento il corpo. Ne scopro le potenzialità.

Studio musica e coltivo una sensibilità che l’arte ripaga.

Percepisco però di essere ancora acerbo.


Faccio domande: per valorizzare, non per giudicare.

Mi appassiona l’utilizzo del corpo e della parola:

Funzionalità, espressività, comunicazione.


Frequento una scuola di shiatsu.

Scopro i collegamenti tra corpo e mondo interiore.

Mi piace molto e mi aiuta ad affrontare ombre, senso critico, tensioni interiori.

I primi sei anni, in particolare, sono rivoluzionari.

Inizia una fase di trasformazione.

Come individuo e nelle relazioni.


Percepisco quanto destrutturante ma sana, sia la strada intrapresa.

Progressivamente, prende forma una nuova vita.

Costruita un passo alla volta, un giorno alla volta, una conoscenza alla volta.


Prende forza il desiderio di creare un’attività autonoma.

Rafforzando positivamente la mia identità,

in questa introspezione, metto a fuoco le specificità più luminose.

Cerco di offrirle agli altri, insieme alle competenze.


Mi trasferisco fuori città, nelle campagne del Lodigiano.

Luogo che facilita la percezione dei miei ritmi,

nella contemplazione di quelli della natura.

Da San Colombano al L. resto collegato a Milano, dove ho insegnato e

avviato la prima attività legata allo shiatsu.

Lì permangono alcune amicizie.


Sono passati molti anni dal 1993. Tutti fondamentali.

Le filosofie orientali, la medicina tradizionale cinese e lo shiatsu

hanno generato un nuovo mondo in me.

Soddisfo il bisogno celato della mia curiosità:

l’esplorazione.


Mi dona serenità e felicità.

Scopro che per essere un esploratore,

di ciò che abita il corpo, non occorre andare lontano.


Basta fermarsi e ascoltare.

Così come accade, facilitati,

nel trattamento shiatsu.